Ora finalmente siamo lì io, il mio copilota e la macchina aspettando il via. La tensione è palpabile, il polso va a mille e i globuli rossi corrono nelle vene come se fossero in un circuito di F1, ma dobbiamo restar calmi. Si certo, ma andiamo indietro fino al momento che si carica la macchina. Già perché prima di sedersi in quella vettura preparata e coccolata per la circostanza, ci sono una miriade di cose che vanno verificate, provate, sistemate, studiate, aggiustate, modificate...
Con questo post vorrei darvi un impressione del giorno della gara o meglio le preparazioni che ci portano finalmente al fatidico via. Spesso chi è fuori da un mondo agonistico, non si può immaginare quanti dettagli vanno curati e finalizzati. Alla fine la gara in se è solo una piccola parte di tutto, ovviamente la più importante. Certamente chi corre a livelli del World Rally Championship (WRC) non ha problemi di organizzazione, parliamo di team di agonismo professionale, che si possono permettere d'impiegare degli addetti per ogni singolo aspetto della loro attività. Ma chi come tanti non è ancora un pilota professionista, ovvero la maggior parte di noi, deve affidarsi alle proprie capacità non solo tecniche e sportive ma anche organizzative. Già solo l'aspetto economico occuperà la gran parte del tempo libero e certamente anche del salario. Ma lasciamo perdere per ora questo noioso particolare....
Ritornando al week-end della gara tutto inizia dal momento che si carica la macchina. Pezzi di ricambio o meglio tutto il materiale tecnico, le gomme, le tute, i caschi, il caravan, cibo -> TUTTO e fidatevi è tanto! Tanta roba che prende l'autostrada paga caselli, gasolio, vivande eccetera e così via fino ad arrivare a destinazione, ossia il luogo dove si dovrebbe gareggiare. Si dovrebbe, perché finora le uniche cose che si ha fatto con successo è l'iscrizione e il viaggio.

Qui si dimostra quanto è necessario avere una buona squadra alle spalle, che sappia organizzarsi bene e arredare questa zona tecnica al meglio. Perché finché il team di assistenza, meccanici e staff arredano box, zone gastronomiche, aree di public relations, e così via; i piloti assieme ai copiloti cominciano a fare i giri di ricognizione.
I giri di ricognizione sono 3 giri di prova eseguiti sul circuito con una macchina da strada. Questi giri di prova servono a notare tutti i particolari del percorso, ovvero curve, rettilinei, ostilità del manto stradale (buche ad esempio) e così via. Quindi servono per prendere nota di tutto quello che il team dovrà memorizzare fin a tal punto di vederlo davanti all'occhio interno anche quando si dorme. Durante queste prove la vettura da competizione non potrà essere utilizzata. Fin qui si può sistemarla e preparala a secondo dei agenti atmosferici o comunque le peculiarità del percorso.
Col mio racconto siamo arrivati alla sera prima della gara, la macchina dovrebbe essere pronta, il percorso più o meno verificato e i punti chiave annotati. Cosa ci resta da fare ancora prima del via? Abbuffarci e bevicchiare, eeeeehhhhm -> SCORDATEVELO!
Ok mangiare un boccone certamente ci sta, anzi è meglio nutrirsi bene, diciamolo pure sano ed equilibrato!
Poi si va al parco partenza, dove si riceverà la tabella di marcia con l'orario di partenza per la prima prova speciale. Finita lì? Non ancora, eventualmente ci sarà una prova speciale notturna oppure si resta al parco chiuso fino alla partenza e lì finalmente si aspetta con ansia il fatidico VIA!
Ciao Ragazzi e Ragazze
Matteo