lunedì 7 aprile 2014

Sponsoring - Sostegno conta!

Certamente potrei scrivere qualcosa di filosofico, morale ed etico sull'argomento, in modo da guadagnare punti da chi mi legge e mi segue. Beh no, oggi tocco un tasto dolente => Soldi!

Come in tanti sport o forse più che in altri sport, rally o in generale il motorsport vive grazie alle risorse che uno è capace d'investire. Spesso nei miei post precedenti ho fatto delle vage allusioni, oggi vorrei entrare nel dettaglio e fare comprendere a chi magari sogna d'entrare da pilota in una macchina da corsa, quanto impatta l'argomento sponsoring sulla propria carriera agonistica. 

Non vi voglio annoiare con dati e numeri, anzi volevo far luce su cosa è lo sponsoring, il sostegno economico. Spesso uno immagina che si tratti di qualcosa come del mecenate, ovvero un benefattore che non ottiene nulla in cambio. Ma non è così, anzi quello dello sponsoring è un vero e proprio mercato che segue determinate regole. Quella più importante è quello dello scambio prodotto contro valore. Il valore sono ovviamente i soldi, ma quale prodotto ce in cambio, un adesivo sulla macchina da corsa? Può sembrare così, ma dietro l'apparenza ce un valore importante, quello della pubblicità! 

Spesso per un azienda è necessario a farsi conoscere su diversi livelli ad ampia scala. Lo sponsoring offre un possibile canale pubblicitario. Ci sono sport con estrema aderenza pubblica come calcio, pallavolo, basket per dirne un paio e altri che hanno poco valore pubblico ma sono percepiti sopratutto da un pubblico molto abbiente, tipo il golf o il polo. 

Credo che il mondo rally sia uno sport con ottima visibilità, visto che appassiona gente di ogni età e in ogni parte del mondo. In oltre per andare a vedere un rally non ci vuole tanto, non servono biglietti d'entrata o care iscrizioni è sufficiente portarsi un panino, una bevanda e sedersi tranquillamente su un prato per vedere quei gioiellini tirati sfrecciare da curva in curva. Ecco perché viene raggiunta una ampia scala di spettatori da abbiente a modesto, da anziano a giovane, dalla nonna coi nipotini alla ragazzina assieme al branco ;-) e così via. Parlando di livelli invece è evidente che parliamo di diverse categorie sportive da livelli amatoriali locali a quelli professionali, quindi nazionali e internazionali per le categorie superiori ovvero C/R, B, N e A.

Quindi quel adesivo sulla macchina viene visto da chiunque si trovi lì e chiunque guardi la tv, tipo Rai Sport, Sky e via dicendo. Difatti l'esposizione mediatica è la cosa più interessante per chi vuole fare pubblicità. Provate a pensare alla Red Bull e le sponsorizzazioni sia in formula uno che anche nel rally. Quel prodotto, al quale facevo riferimento prima non è uno sticker sulla macchina, ma un immagine, anzi l'immagine aziendale o l'identificazione con qualcosa di più grande, migliore, svelto eccetera. Nel linguaggio del marketing questo viene definito come "Winning Immage", l'immagine vincente o del vincitore. 




Tutto qui? Assolutamente no, ora immaginate un imprenditore che può invitare i suoi clienti ad un evento di gare e non parlo solo del rally, questo vale per tutti i motorsport. Avete mai visto quelle aree chiuse nei paddock delle scuderie in formula uno, là dove ci sono i tavolini con tovaglia e l'argenteria? Bene è lì che il nostro imprenditore potrà portare i suoi ospiti, dove potrà passare una giornata splendida assieme ad altri imprenditori come lui e scambiarsi su questo o quest'altro. Potrà conoscere i team e tutto l'entourage e molto probabilmente conoscerà anche i piloti. Potrà vedere di persona tutto quello che succede durante l'evento da dietro le quinte, in oltre sarà accompagnato da un/a addetto che presenterà tutte le aree tecniche, i diversi ruoli dello staff e i tanti mezzi che vengono impiegati. 





Ma il pacchetto di sponsoring pubblicitario è affare di addetti al marketing, public relations, Communications o comunque persone più idonee di me. Vi ricordate? Io guido ;-))) e copio/incollo dai qui citati :)))

Scherzi a parte, ma la mia parte ovvero la parte del pilota/team riceve soldi... certo fin qui ci siamo, che servono per? Pneumatici, benzina, bulloni e viti... Se fosse così semplice! Non sono semplicemente soldi quello che viene ricavato dallo sponsoring. Torniamo indietro alle macchine da formula uno, quelle col toro rosso sul fondo blu-argento, già le ToroRosso della RedBull. Mi avete capito? No? Rileggete questa frase, anzi ve l'abbrevio toro rosso, aaaahhhh siiiiii  quella della Red Bull! O ancora più semplice ToroRosso = Red Bull = ToroRosso. Ora mi capite, vero? Questo è Marketing! 


Capite? Non è mono-direzionale anzi l'identificazione è totale e per chiunque facci dello sport è questione d'onore portare a conoscenza (magari mondiale) la propria zona d'origine con tutti i suoi prodotti, le sue eccellenze ma certamente anche i paesaggi e le tradizioni locali. Quindi la ricerca di sponsor idonei, che mi piace rappresentare è una delle cose che mi occupano di più e assorbono più risorse.  Ma d'altronde è molto soddisfacente ricevere quella pacca sulle spalle dopo la gara, da chi si sente rappresentato al meglio da me o comunque dai miei/nostri risultati agonistici. Come fa anche bene, quando un sostenitore ti fa capire che anche se stavolta non è andata tanto bene, loro continuano a credere in te e non ti faranno mancare il loro sostegno => sì anche economico, ma appunto non solo!

Un caro saluto a tutti appassionati e sostenitori da 
Matteo Merzari